
Sistema di distillazione solare per rendere potabile l'acqua di mare, Casa Carlisle, forno solare
Maria Telkes (1900 - 1996), biofisica e associata al MIT (Massachusett Institute of Technology), nel 1920 durante la seconda guerra mondiale inventò un distillatore di plastica capace di produrre, col Sole, qualche litro di acqua dolce dal mare per i naufraghi. Il principio dei distillatori solari è relativamente semplice: l’acqua del mare o salina viene posta dentro una specie di scatola chiusa, coperta da una superficie trasparente di vetro o plastica esposta al Sole. L’energia solare entra attraverso la copertura trasparente, scalda l’acqua salina, una parte dell’acqua evapora e si condensa sulla superficie interna della lastra trasparente che copre il distillatore. Nel 1948 diresse la costruzione della prima abitazione sperimentale a riscaldamento solare, (la Casa Carlisle) cui seguirono generatori termoelettrici per usi spaziali e terrestri. Le invenzioni di Maria Telkes nel solare furono applicate anche all’agricoltura. Telkes si dedicò poi alla realizzazione di un forno solare, una struttura da usare all’aperto, costituita da un corpo centrale in cui si inseriva il cibo, e da una serie di pannelli riflettenti di alluminio, disposti in modo da catturare il calore del Sole,un modo più rapido per gli agricoltori ad asciugare i loro raccolti.
Nel 1954 presso i laboratori Bell vide la luce la prima cella solare commerciale:venne realizzata una giunzione planare su un monocristallo di silicio.Il costo proibitivo e una tecnologia ancora primordiale ne limitarono l’utilizzo ad applicazioni spaziali quali ad esempio l’alimentazione elettrica dei satelliti artificiali. Successivamente , migliorata la resistenza

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